Villa Necchi Campiglio: icona del Dèco nel centro di Milano.

Grazie alle sorelle Necchi, tutti possono godere della bellezza della loro villa!

da | 22 Dic 2018 | luoghi

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Villa Necchi Campiglio: una delle migliori espressioni dell’architettura milanese del 900.

Villa Necchi Campiglio è un gioiello dell’art Dèco nel cuore di Milano. Chiarisco subito che questo articolo non spiegherà nel dettaglio la storia dell’edificio, dato che, in questo caso, potrebbe apparire come una banale ripetizione di quanto potrai già trovare sul sito del FAI o su Wikipedia…

Perciò, ti presenterò quelli che credo siano gli spazi più caratteristici della Villa, con le foto che ho potuto scattare nel corso della mia visita. I primi e le seconde sono tanti, per cui inizierò il mio racconto con questo post, per poi continuarlo nei prossimi.

Vuoi visitare Villa Necchi Campiglio?

Qui trovi tutte le informazioni che ti servono! Clicca su questo riquadro.

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Come forse sai (o immagini), il nome della Villa deriva dai cognomi dei proprietari, i coniugi Gigina Necchi e Angelo Campiglio, espressione della colta e ricca imprenditoria lombarda. La famiglia era proprietaria di un’industria dedita alla produzione della ghisa, da cui poi “germogliò” quella delle macchine per cucire (il nome Necchi ricorderà appunto qualcosa ai lettori più attempati…)

La villa vale sicuramente una visita: per l’ottimo stato di conservazione (è stata sottoposta ad un lungo e costoso restauro) e per la presenza della quasi totalità degli arredi e delle suppellettili originali.

Ci sono anche delle “aggiunte” e sono quelle di alcune collezioni artistiche (prevalentemente quadri, disegni e schizzi) donate al FAI da diversi benefattori. Allo stesso tempo, ci sono alcune “mancanze”, dovute alle normali esigenze di rinnovo degli ambienti, a causa dei segni del tempo. Ad esempio, mi sarebbe piaciuto vedere la cucina e i suoi “arredi” originali, quelli degli anni 30, ma non è stato e non è possibile. Perché furono sostituiti dagli stessi proprietari diversi anni fa, per passare a delle strutture più moderne e funzionali.

Sono invece rimaste alcune stanze tipiche (tipiche per una ricca famiglia borghese di quegli anni…), come la stanza della capo governante e quella della stireria.

Le Sorelle Necchi hanno lasciato la loro villa al FAI, il Fondo Ambiente Italiano.

Se ti stai chiedendo come mai una villa privata sia accessibile a tutti, la risposta è relativamente semplice. Le signore Necchi (Gigina ed Edda) non avevano eredi diretti, e decisero perciò di donare la villa al FAI, a condizione che fosse fruibile e “vissuta” da tutti i milanesi (e non solo da loro). Il marito di Gigina, Angelo Campiglio, era invece già deceduto quando le sorelle Necchi presero tale decisione (il Campiglio morì nel 1984).

La Villa è dunque patrimonio del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, dal 2001.

Detto questo, è opportuno chiarire fin da ora che l’accesso alla Villa Necchi Campiglio non è comunque gratuito. Il costo di un biglietto “standard” per un adulto è attualmente di 13 €. Devo ammettere che non si tratta di una cifra esigua. Tanto per fare un esempio, il biglietto di ingresso all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (che permette anche la visita al Museo dei Campi Flegrei di Baia e al Parco Archeologico di Cuma) costa solo 4 €!

Dall’altro lato, però, è opportuno chiarire che una struttura del genere ha dei costi di servizio e di manutenzione elevati; inoltre, vale anche la pena sottolineare come la fruizione della Villa sia particolarmente “efficace”, dato che le visite guidate sono dettagliate e numerose. Insomma, attorno alla Villa gira un discreto indotto economico (anche quello degli eventi privati), e onestamente non ci vedo nulla di strano.

La curiosità

Una villa all’avanguardia

I coniugi Necchi Campiglio non badarono a spese quando si affidarono all’architetto Piero Portaluppi per la progettazione della loro villa. Lo scopo era quello di dotare l’abitazione di tutti i comfort e di tutte le funzionalità più innovative per l’epoca.

La Villa Necchi Campiglio, infatti, è stata la prima abitazione privata a Milano ad essere dotata di piscina. Un’altra piscina era stata già costruita a Milano, ma si trattava dell’impianto comunale.

Ma le innovazioni non finiscono qui, perché quella della Villa Necchi Campiglio non era una normale piscina: si trattava, infatti, di un impianto  che provvedeva anche al riscaldamento dell’acqua.

La Villa è dotata, poi, di un’ascensore interno, per permettere il comodo accesso ai 3 piani dell’edificio: il seminterrato, il primo piano rialzato e il secondo piano.

Altra particolarità è quella del montavivande, che permetteva il facile “trasporto” dei piatti dalla cucina, situata nel seminterrato, al piano rialzato dove è collocata la sala da pranzo.

Nel corso della mia visita, poi, ho potuto notare l’uso, non comune per l’epoca, dei doppi infissi, praticamente in tutte le stanze della villa, così come la presenza di porte a scomparsa (ad esempio quella che collega la sala veranda alla sala lettura).

Rileva, inoltre, anche la copertura degli impianti di riscaldamento con delle griglie in metallo. Queste sono state appositamente disegnate allo scopo e riportano motivi geometrici tipici dell’Art Dèco.

La visita comincia

Sfoglia la galleria di immagini in basso, per “entrare” nelle stanze di Villa Necchi Campiglio.

A cominciare dall’imponente quadro all’ingresso (La famiglia del pastore) di Mario Sironi, uno dei maggiori esponenti del Futurismo e della pittura murale. Il quadro, assieme a tanti altri presenti nella Villa, fanno parte della collezione che Claudia Gian Ferrari ha donato al FAI (prestito permanente a beneficio del Fondo), affinchè le opere fossero liberamente fruibili da tutti, invece che restare “nascoste” tra le mura della sua casa. La Gian Ferrari è stata un’importante gallerista e storica dell’arte, che ha operato per decenni a Milano, gestendo, assieme al padre, una delle più importanti gallerie d’arte in Italia.

All’ingresso, vicino alle scale che portano al secondo piano, si trova un’altra opera della collezione Gian Ferrari: si tratta di una statua di Arturo Sironi, L’Amante morta.

Le scale si inerpicano tra pareti ricoperte di preziosi pannelli in legno, caratterizzate da un imponente parapetto anch’esso in legno, dove prevale una decorazione geometrica in stile Art Dèco.

La visita continua accedendo alla biblioteca, per poi passare all’imponente veranda, alla stanza del fumoir e poi alla sala dedicata all’accoglienza degli ospiti.

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Una villa all’avanguardia

I coniugi Necchi Campiglio non badarono a spese quando si affidarono all’architetto Piero Portaluppi per la progettazione della loro villa. Lo scopo era quello di dotare l’abitazione di tutti i comfort e di tutte le funzionalità più innovative per l’epoca.

La Villa Necchi Campiglio, infatti, è stata la prima abitazione privata a Milano ad essere dotata di piscina. Un’altra piscina era stata già costruita a Milano, ma si trattava dell’impianto comunale.

Ma le innovazioni non finiscono qui, perché quella della Villa Necchi Campiglio non era una normale piscina: si trattava, infatti, di un impianto  che provvedeva anche al riscaldamento dell’acqua.

La Villa è dotata, poi, di un’ascensore interno, per permettere il comodo accesso ai 3 piani dell’edificio: il seminterrato, il primo piano rialzato e il secondo piano.

Altra particolarità è quella del montavivande, che permetteva il facile “trasporto” dei piatti dalla cucina, situata nel seminterrato, al piano rialzato dove è collocata la sala da pranzo.

Nel corso della mia visita, poi, ho potuto notare l’uso, non comune per l’epoca, dei doppi infissi, praticamente in tutte le stanze della villa, così come la presenza di porte a scomparsa (ad esempio quella che collega la sala veranda alla sala lettura).

Rileva, inoltre, anche la copertura degli impianti di riscaldamento con delle griglie in metallo. Queste sono state appositamente disegnate allo scopo e riportano motivi geometrici tipici dell’Art Dèco.

Informazioni utili per la visita alla Villa Necchi Campiglio

ORARI E GIORNI DELLE VISITE

E’ possibile visitare la Villa durante tutto l’anno, dal mercoledì alla domenica.

In questi giorni, gli orari di apertura vanno dalle 10.00 alle 18.00, ma l’ultimo accesso è consentito solo fino alle 17.

PERIODI DI CHIUSURA

La Villa è aperta tutto l’anno, e resta chiusa solo durante le festività più importanti, ovvero: il 24 e il 25 dicembre, il 31 dicembre e il primo gennaio.

Altro periodo di chiusura, poi, è quello che va da 9 al 13 gennaio (almeno per quanto riguarda il 2019).

SOLO VISITE GUIDATE

Le visite, per ovvie ragioni di sicurezza e integrità dei beni, sono esclusivamente “guidate”, ed avvengono per gruppi fino ad un massimo di 15 persone.

Nel caso di gruppi più piccoli, gli addetti del FAI non vi faranno aspettare inutilmente, in attesa del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Ho notato, con piacere, che l’effettivo orario d’inizio della mia visita è stato rispettato quasi alla precisione, anche se nel mio caso ero in compagnia di soli altri due visitatori.

L’orario di inizio viene comunicato direttamente dagli addetti alla cassa al momento del pagamento del biglietto.

COSTO DEI BIGLIETTI

Il costo del biglietto è di 13 € per gli adulti, e di 4 € per i bambini/ragazzi dai 4 ai 14 anni.

L’ingresso è invece gratuito per i bambini di età inferiore ai 4 anni.

In caso di visite “familiari”, è possibile usufruire dell’apposito biglietto di ingresso, che costa 25 €, e che consente l’accesso ai 2 genitori e ai figli.

E’ previsto, poi, un biglietto dal costo ridotto, del valore di 5 €, per tutti gli studenti fino a 26 anni.

Analogamente, il costo del biglietto è in misura ridotta anche per i sostenitori del FAI (4 €).

DURATA DELLA VISITA

La visita dura circa un’ora. Se il numero dei visitatori è esiguo, è probabile che la guida si soffermi più a lungo sulle descrizioni e i “racconti”, non mettendo fretta agli “ospiti”. Nel mio caso, ad esempio, la visita è durata un’ora e mezza!

FOTOGRAFIE

Si possono fare ovunque, purché non si usi il flash (anche se quello degli smartphone non avrebbe la stessa potenza dei flash di una macchina fotografica tradizionale).

PRENOTAZIONI

Il FAI consiglia la prenotazione, soprattutto nei giorni festivi.

E’ possibile telefonare al numero 02.763.401.21, oppure inviare un’email all’indirizzo dedicato: fainecchi@fondoambiente.it

ACCESSO AL GIARDINO

La Villa Necchi Campiglio è circondata da un ampio e curato giardino, nel quale si trova una piscina (non usufruibile dal pubblico).

L’accesso al giardino è libero e gratuito, negli stessi orari di ingresso alla Villa. Per chi vuole, è possibile mangiare e/o bere grazie al ristorante-caffetteria situato nel medesimo giardino, con apertura dalle 10.00 alle 18.00.

ORARI E GIORNI DELLE VISITE

E’ possibile visitare la Villa durante tutto l’anno, dal mercoledì alla domenica.

In questi giorni, gli orari di apertura vanno dalle 10.00 alle 18.00, ma l’ultimo accesso è consentito solo fino alle 17.

PERIODI DI CHIUSURA

La Villa è aperta tutto l’anno, e resta chiusa solo durante le festività più importanti, ovvero: il 24 e il 25 dicembre, il 31 dicembre e il primo gennaio.

Altro periodo di chiusura, poi, è quello che va da 9 al 13 gennaio (almeno per quanto riguarda il 2019).

SOLO VISITE GUIDATE

Le visite, per ovvie ragioni di sicurezza e integrità dei beni, sono esclusivamente “guidate”, ed avvengono per gruppi fino ad un massimo di 15 persone.

Nel caso di gruppi più piccoli, gli addetti del FAI non vi faranno aspettare inutilmente, in attesa del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Ho notato, con piacere, che l’effettivo orario d’inizio della mia visita è stato rispettato quasi alla precisione, anche se nel mio caso ero in compagnia di soli altri due visitatori.

L’orario di inizio viene comunicato direttamente dagli addetti alla cassa al momento del pagamento del biglietto.

COSTO DEI BIGLIETTI

Il costo del biglietto è di 13 € per gli adulti, e di 4 € per i bambini/ragazzi dai 4 ai 14 anni.

L’ingresso è invece gratuito per i bambini di età inferiore ai 4 anni.

In caso di visite “familiari”, è possibile usufruire dell’apposito biglietto di ingresso, che costa 25 €, e che consente l’accesso ai 2 genitori e ai figli.

E’ previsto, poi, un biglietto dal costo ridotto, del valore di 5 €, per tutti gli studenti fino a 26 anni.

Analogamente, il costo del biglietto è in misura ridotta anche per i sostenitori del FAI (4 €).

DURATA DELLA VISITA

La visita dura circa un’ora. Se il numero dei visitatori è esiguo, è probabile che la guida si soffermi più a lungo sulle descrizioni e i “racconti”, non mettendo fretta agli “ospiti”. Nel mio caso, ad esempio, la visita è durata un’ora e mezza!

FOTOGRAFIE

Si possono fare ovunque, purché non si usi il flash (anche se quello degli smartphone non avrebbe la stessa potenza dei flash di una macchina fotografica tradizionale).

PRENOTAZIONI

Il FAI consiglia la prenotazione, soprattutto nei giorni festivi.

E’ possibile telefonare al numero 02.763.401.21, oppure inviare un’email all’indirizzo dedicato: fainecchi@fondoambiente.it

ACCESSO AL GIARDINO

La Villa Necchi Campiglio è circondata da un ampio e curato giardino, nel quale si trova una piscina (non usufruibile dal pubblico).

L’accesso al giardino è libero e gratuito, negli stessi orari di ingresso alla Villa. Per chi vuole, è possibile mangiare e/o bere grazie al ristorante-caffetteria situato nel medesimo giardino, con apertura dalle 10.00 alle 18.00.

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La nostra visita alla Villa Necchi Campiglio continua. Altre stanze e opere d’arte ti aspettano!

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